Diversity Management
Il diversity management è la disciplina che si occupa di promuovere il trittico DEI (Diversity, Equality, Inclusion) in azienda. E’ stato per anni una parte di management in capo alle risorse umane, fino a diventare poi un ramo a sé, quando le aziende hanno compreso la rilevanza di un CDO (Chief Diversity Officer) con riporto diretto al CEO. Perché per rendere un’azienda realmente inclusiva occorre che il CDO abbia l’appoggio e il commitment del CEO stesso e di alleati importanti che ne supportino l’impegno, affinchè a cascata ogni funzione sostenga il processo.
Da dove si comincia?
Un passo indispensabile per portare con successo progetti di D&I nelle aziende è comprendere che non è un “problema” degli altri, ma che riguarda tutti noi. Ognuno di noi può guardare a ciò che ci sembra lontano e diverso con distacco, se non intolleranza, ma è scontato che saremo visti come lontani e diversi anche noi stessi da gruppi di persone che hanno dell’altro in comune tra di loro. L’identificazione di se stessi come “diversi” è un passo necessario per comprendere come le diversità possano essere vissute quando non incluse: gli elementi che condividiamo con un numero maggiore di persone sono solo “arbitrariamente” quelli corretti e la stessa cosa può pensarla chiunque si interfacci con noi.
Inoltre, nelle organizzazioni è importante che strategie, ruoli e obiettivi individuali lascino sempre più posto a obiettivi di squadra, che favoriscano l’inclusione e la rendano una leva competitiva da coltivare e sfruttare. Conoscere a fondo la realtà di un’azienda (visione, valori e motivazioni), aiuterà a prevenire o risolvere le barriere all’origine di conflitti che coinvolgono uomini e donne, generazioni lontane o culture diverse, prima che diventino un ostacolo ingombrante alle performance.
Strategie di Inclusione della Diversità
Il primo passo per affrontare la diversità in azienda è la formazione, che metta tutti a conoscenza di cosa significano diversità e inclusione. L’errore più comune che un’azienda commette è quello di accontentarsi di un training, oppure di accendere e spegnere attività – modalità on/off – con la convinzione che in questo modo il tema sia “risolto”. La diversità è un tema arduo, includerla implica scardinare delle convinzioni e dei pregiudizi che si sono rafforzati di generazione in generazione. Per questo occorre un lavoro a lungo termine, che goda del supporto dei vertici aziendali a favore di un commitment impegnato. Mettere un flag verde e comunicare al mondo che si è fatto un training, per poi abbandonare la strada, rappresenta lo spreco più grande di risorse che un’azienda possa commettere, a cui consegue la naturale scarsa percezione di risultati – da parte della popolazione aziendale – del lavoro fatto.
I vantaggi per dipendenti e azienda
Il primo vantaggio che i dipendenti percepiscono in un’azienda inclusiva è che la propria opinione conta: ci si sente responsabilizzati, ascoltati – ognuno nel proprio perimetro di responsabilità – il che è condizione necessaria affinchè ogni lavoratore possa esprimere in azienda tutto il potenziale e il talento di cui dispone. Il risultato è un sentito senso di appartenenza alla realtà aziendale, con un livello di accountability e di performance che ne beneficiano fortemente. In parallelo la cultura aziendale cresce, porta a bordo talenti diversi e li fa “scontrare” lavorando sulle soft skill di tutti per una crescita armonica e sostenibile dell’intera squadra di manager.
Marketing per Diversità e Inclusione
Il marketing è necessario per far conoscere la diversità e includerla con tutte le opportunità che offre. E’ fondamentale tanto in azienda, per promuovere una cultura inclusiva e favorire l’accettazione di nuovi paradigmi comportamentali, quanto fuori. Attualmente mi occupo di alcuni progetti di promozione e inclusione della diversità.
Andrea Devicenzi
Andrea perde una gamba 30 anni fa in un incidente, ma allo stesso tempo trova incredibili risorse, per se stesso e per gli altri. E’ atleta paralimpico, viaggiatore avventuroso, speaker motivazionale e imprenditore. Mi occupo del marketing di alcune sue attività e di promuoverlo in nuove sfide.
Ristorante “InGalera”
Il ristorante del carcere di Bollate offre l’infinita opportunità di contaminazione reciproca tra dipendenti (detenuti) e clienti; il tutto all’interno del perimetro carcerario. L’inclusione sociale di un detenuto attraverso il lavoro ha l’intento di contribuire a superare lo stigma che la società infligge loro. Mi occupo del marketing del ristorante.
Primo
passo
Training e
formazione
Cultura sostenibile
dell’inclusione